Il maestro ha nuovi alunni (per una volta!)
25 marzo 2009

Mercoledì 25 marzo il maestro è stato invitato dalla prof. Morani, dell'Università LUMSA, a tenere una lezione agli studenti del Corso di Laurea in Scienze della Formazione primaria .

Il titolo del seminario era:

IL SITO DI CLASSE,
ovvero
COME IMPARARE A SCRIVERE CON INTERNET.

Qui sotto trovate la trascrizione di alcuni momenti del seminario.

"...Scrivere, inteso come elaborazione di testi significativi, è una sorta di problem solving, un modo di ri-ordinare e ristrutturare continuamente il proprio pensiero.

Scrivere, e leggere lo scritto, significa costruire, passo dopo passo, dei pezzi di architettura del nostro pensiero, significa dargli delle sequenze, ordinate e lineari...."

"...Mentre una pagina scritta a mano da un allievo di quarta elementare testimonia soprattutto delle fatiche, dei dubbi e dei tempi lunghi della elaborazione, lo stesso testo, in versione stampata, risulta immediatamente orientato verso il lettore, assume una "comunicabilità" rapida, assoluta...."

"...Il bambino italiano ancora oggi presenta alcune caratteristiche che lo rendono assai vicino all'adulto europeo di prima di Gutenberg.

L'allievo-amanuense continua, perlopiù stancamente, a scrivere e riscrivere testi con indubbia fatica, spesso senza capire cosa c'è dentro e sotto, forzatamente in una copia unica, destinata ad un solo destinatario, l'insegnante, interessato meno ai contenuti e più alla forma della comunicazione...."

"...L'utilizzo del computer come mezzo per la videoscrittura oggi ci permette di introdurre negli spazi scolastici uno strumento per la scrittura

- altrettanto potente della stampa,

- ugualmente (forse anche più) personale della produzione manuale,

che potrebbe rinnovare in profondità gli approcci correnti al leggere e allo scrivere. ..."

"...Il computer non è l'elemento indispensabile di questo processo: può essere utile, forse molto utile in una prima fase (non solo per l'allievo!), ma non è detto che sia indispensabile...."


"...Indispensabile è invece che si cominci a considerare seriamente, come diceva in anni non sospetti Freinet, la classe come

comunità intellettuale

- che produce e utilizza scrittura in molte forme,

- che sa cogliere i problemi legati a questi fenomeni,

- che - per riprendere una suggestiva espressione di Bruno Ciari - è in grado di formulare dei "pensieri da spendere e non da racchiudere in una cartella e poi in un archivio"...."