Silente si
schiarì di nuovo la voce. "Sta SCHERZANDO!"
disse Fred Weasley ad alta voce. |
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"Come sapete, tre campioni gareggeranno nel Torneo, uno per ogni scuola. Essi otterranno un punteggio in base all'abilità dimostrata in ciascuna delle prove del Torneo e il campione che avrà totalizzato il punteggio più alto dopo la terza prova vincerà la Coppa Tremaghi. I campioni verranno designati da un selezionatore imparziale... il Calice di Fuoco" |
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Ora nell'Ingresso lo ascoltavano tutti. Malfoy raddrizzò la pagina con un gesto pomposo e lesse: Arnold
Weasley, che due anni fa fu accusato di possesso di un'auto volante,
ieri è stato coinvolto in una zuffa con parecchi protettori della
legge babbani ('poliziotti') a causa di alcuni bidoni della spazzatura
altamente aggressivi. Pare che il signor Weasley sia intervenuto in
aiuto di Malocchio Moody, l'anziano ex Auror che è andato in
pensione dal Ministero quando non è stato più in grado
di distinguere fra una stretta di mano e un tentato omicidio. Com'era
prevedibile, il signor Weasley, all'arrivo presso la casa strettamente
sorvegliata del signor Moody, ha scoperto che quest'ultimo aveva ancora
una volta dato un falso allarme. Il signor Weasley è stato costretto
a modificare parecchie memorie prima di riuscire a sfuggi-re ai poliziotti,
ma si è rifiutato di rispondere alle domande della Gazzetta del
Profeta sul perché abbia coinvolto il Ministero in una scena
tanto indegna e potenzialmente imbarazzante. |
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Moody
pescò nel barattolo, prese uno dei ragni e lo tenne nel palmo
della mano in modo che tutti lo vedessero. Il ragno si calò con un balzo dalla mano di Moody appeso a un sottile filo di seta, e prese a dondolarsi avanti e indietro come su un trapezio. Tese le zampe rigidamente, poi fece un salto all'indietro, spezzando il filo e atterrando sulla scrivania, dove cominciò a fare la ruota in cerchio. Moody agitò la bacchetta, e il ragno si alzò su due delle zampe posteriori e si esibì in quello che era un inconfondibile passo di tip tap. Tutti risero: tutti tranne Moody. |
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Moody levò la bacchetta, e Harry presentì quanto sarebbe accaduto e rabbrividì. "Avada Kedavra!" ruggì Moody. Ci furono un lampo di luce verde accecante e un rumore improvviso, come se un'entità enorme e invisibile galleggiasse nell'aria: il ragno si rovesciò sulla schiena all'istante, intatto ma inequivocabilmente morto. Pa-recchie ragazze lanciarono grida soffocate; Ron si era gettato all'indietro e quasi cadde dalla sedia quando il ragno scivolò verso di lui. Moody
spazzò via il ragno morto dalla cattedra. |
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Quando lui e Hermione raggiunsero il sotterraneo di Piton dopo pranzo, scoprirono che i Serpeverde li aspettavano fuori, ognuno con una grossa spilla appuntata sulla divisa in bella vista. Per un folle attimo Harry pensò che si trattasse di spille CREPA - poi si accorse che avevano tutte lo stesso slogan a lettere rosse che brillavano vivaci nel corridoio sotterraneo scarsamente illuminato: TIFATE
PER CEDRIC DIGGORY - "Ti
piacciono, Potter?" esclamò Malfoy ad alta voce mentre Harry
si avvicinava. "E non è tutto: guarda!" POTTER
FA SCHIFO |
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"Allora...
hai già idea di come farai a superare il tuo drago?" Harry
si sforzò di concentrarsi. Qual era la cosa che sapeva fare meglio?
Be', era facile davvero... |
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Levò
la bacchetta. Attese,
ogni fibra del suo corpo che sperava, pregava... se non avesse funzionato...
sembrava che vedesse ogni cosa intorno attraverso una sorta di barriera
trasparente e luccicante, come una foschia di calore, che faceva fluttuare
in modo strano il recinto e le centinaia di facce attorno a lui...
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La professoressa
McGranitt disse, sovrastando il rumore: "Potter... devo parlarti,
se non ti dispiace". "Io non ballo" aggiunse in fretta. "Oh
sì, che balli" disse la professoressa McGranitt irritata.
"E quello che ti sto dicendo. Per tradizione, i campioni e i loro
partner aprono le danze". |
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"Ehi...
Harry!" "Sì?"
disse Harry freddamente. "E
te ne dico un'altra" aggiunse Cedric. "Usa il bagno dei Prefetti.
Quarta porta a sinistra della statua di Boris il Basito al quinto piano.
La parola d'ordine è Frescopino. Devo andare... volevo dare la
buonanotte..." |
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"Bene, tutti i nostri campioni sono pronti per la seconda prova, che co-mincerà al mio fischio. Hanno un'ora esatta per recuperare ciò che è stato sottratto loro. Uno... due... tre!" Il fischio echeggiò acuto nell'acqua fredda e immobile; le tribune risuo-narono di urla e applausi; senza voltarsi a guardare che cosa facevano gli altri campioni, Harry si tolse le scarpe e le calze, estrasse dalla tasca la manciata di Algabranchia, se la ficcò in bocca ed entrò nel lago. Era così
freddo che sentì la pelle delle gambe bruciare come se fosse
fuoco e non acqua ghiacciata. La veste inzuppata lo appesantiva mentre
avanzava sprofondando; ora l'acqua gli arrivava oltre le ginocchia,
e i piedi, che diventavano rapidamente insensibili, slittavano sul limo
e sulle piatte pietre scivolose. |
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La sfinge sedette sulle zampe posteriori, proprio al centro del sentiero, e recitò: La
mia prima è la terza di passione, Harry
la guardò a bocca aperta. |
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Da molto lontano sopra di lui, una voce fredda e acuta disse: "Uccidi l'altro". Un sibilo, e una seconda voce urlò le parole nella notte: "Avada Kedavra!" Un lampo di luce verde saettò attraverso le palpebre di Harry, e sentì qualcosa di pesante cadere a terra accanto a lui; il dolore alla cicatrice raggiunse un tale picco che fu preso da un conato di vomito, e poi diminuì; terrorizzato all'idea di ciò che stava per vedere, apri gli occhi che gli bruciavano. Cedric era disteso a terra al suo fianco, a braccia aperte. Era morto. |
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Codaliscia
gemeva e si lamentava per il dolore. Harry
non poté far nulla per evitarlo, era legato troppo stretto...
attraverso gli occhi socchiusi, lottando invano con le corde che lo
avvincevano, vide il lucente pugnale d'argento tremare nella mano rimasta
a Codaliscia. Codaliscia, sempre ansimando di dolore, si frugò in tasca, estrasse un'ampolla di vetro e la riempì del sangue che scorreva dalla ferita di Harry. |