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MARZO
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Marzo, un pomeriggio movimentato
ovvero:
ARRIVANO I POMPIERI!
Era
un pomeriggio come molti altri: stavamo risalendo in classe dalla mensa,
quando Samuele, uscito per andare in bagno, è rientrato gridando:
"c'è un incendio!"
Io non avevo capito bene cosa avesse detto e anche Leonardo aveva frainteso
il messaggio, recependo le parole sbagliate: "c'è un infetto!".
Mi sono spaventata all'idea che dentro la scuola un bambino si fosse
preso il Coronavirus.
Ho iniziato a sentire puzza di gas e, pensando che nessuno oltre a me
l'avesse sentita, non mi sono allarmata.
Non era così, tutti avevano sentito lo strano odore e si erano
coperti con la maglia bocca e naso.
In quel momento io (come molti altri) mi sono alzata e ho iniziato a
saltare, correre e urlare.
La maestra, sentendo il CAOS che stavamo facendo, è entrata in
classe e ci ha detto che non avevamo motivo di spaventarci, che ci dovevamo
sedere e fare silenzio.
Dopo neanche un minuto la maestra ha modificato la sua indicazione:
"Alzatevi! Dobbiamo evacuare la scuola!".
Non capivo più niente: dovevamo stare calmi o no?
Mi sono alzata in fretta e sono corsa dalla maestra.
I miei compagni avevano tutti (o quasi) i loro astucci o diari in mano,
ma non avevamo tempo per prendere i nostri oggetti; dovevamo uscire
di corsa e lasciare tutto in classe per raggiungere presto il cortile.
La maestra Carolina intanto aveva chiamato i pompieri.
NI-NO,
NI-NO, NI-NO!!
Quindici minuti dopo erano arrivati, sono scesi dal loro enorme camion
con scale ed estintori.
"IL POMPIERE PAURA NON NE HA,
IL POMPIERE PAURA NON NE HA!".
Abbiamo iniziato a cantare e applaudire i nostri eroi che si stavano
dirigendo verso l'ingresso.
La maestra Carolina ci ha bloccati, dicendo che dovevamo dare il buon
esempio ai bambini più piccoli (che stavano urlando e correndo
dappertutto!).
Quando i pompieri hanno finito di spegnere l'incendio (che poi era solo
una lampadina andata in cortocircuito), siamo risaliti in classe e una
mia compagna (Elyson) ha detto ai pompieri: "Vi amo!".
A parte tutto è stato un vantaggio evacuare:
" abbiamo saltato circa un'ora di lezione
" siamo stati in giardino
" e, soprattutto, dopo cinque anni siamo riusciti a fare una vera
evacuazione!
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